Flaconi da 50 ml e da 100 ml
Per il benessere dell’apparato renale.
Betula pubescens (scorza delle radici)
Fagus sylvatica (gemme)
Juniperus communis (giovani getti)
RENO DREN
Per il benessere dell’apparato uropoietico
Soluzioni gliceralcoliche (38% Vol) di:
Betula pubescens (scorza delle radici)
Fagus sylvatica (gemme)
Juniperus communis (giovani getti)
Secondo la tradizione erboristica, RENO DREN ha un’azione:
Requilibrante della funzionalità renale
Drenante renale
Indicazioni salutistiche:
Insufficienza renale
Ritenzione idrica
Obesità da ritenzione idrica
Iperuricemia
Indicazioni per l’assunzione: da 20 a 50 gocce 3 volte al dì.
Prodotto incluso nel Registro degli integratori del Ministero della Salute.
Betula pubescens (Betulla pubescente) | |
Famiglia |
Betulaceae |
Parti utilizzate |
Scorza delle radici |
Caratteristiche |
La scorza delle radici di Betula pubescens, possiede dei principi attivi che, oltre ad esprimere un’azione diuretica e drenante, sono in grado di accelerare l’eliminazione di cataboliti, quali ad esempio quelli: dell’acido urico, dell’urea, dell’albumina e del colesterolo. In particolare, questo estratto vegetale, agisce sulle funzioni detossificanti del fegato mediante il potenziamento dell’attività macrofagica (cellule di Kuppfer). Inoltre, la Betulla pubescens, rappresenta un eccellente drenante dei tessuti infiltrati da un eccesso di scorie metaboliche. Per queste ragioni, l’estratto di scorza delle radici di Betulla pubescens, è indicato nell’insufficienza renale, nell’insufficienza cardiaca dell’anziano con edemi, nella gotta e nell’ipercolesterolemia. |
Fagus sylvatica (Faggio) | |
Famiglia |
Fagaceae |
Parti utilizzate |
Gemme |
Caratteristiche |
Il Faggio, è un ottimo drenante dei reni e stimolante la funzione renale. Di conseguenza, il suo estratto di gemme, può essere utilizzato come valido rimedio per contrastare disturbi quali: dismetabolie, litiasi renale e ritenzione idrica, specialmente quando la stessa funzionalità renale risulti inficiata. Inoltre, il Fagus sylvatica, manifesta un importante azione immunostimolante, in grado di incrementare la sintesi delle globuline ed attivare numerosi processi enzimatici. |
Juniperus communis (Ginepro) | |
Famiglia |
Cupressaceae |
Parti utilizzate |
Giovani getti |
Caratteristiche |
Lo Juniperus communis, è una pianta dove regna il numero 3. In effetti, essa presenta: tre foglie, tre bacche, tre brattee, tre semi, tre anni per maturare e, infine, tre sono gli organi che più beneficiano della sua azione terapeutica: il fegato, il rene e le articolazioni. Per secoli, il Ginepro è stato utilizzato per le sue proprietà rubefacenti, diuretiche, diaforetiche, antisettiche, balsamiche ed antireumatiche. I giovani getti di Juniperus communis, agiscono sul fegato, sul sistema urinario e sul sistema articolare. L’azione terapeutica, di questo estratto vegetale, si estende anche all’apparato gastrointestinale, ai vasi arteriosi e al metabolismo organico. A livello epatico, il Ginepro costituisce un ottimo rimedio per il trattamento dell’insufficienza epatica conclamata, specie se con scompenso iperplastico ed alterazione dei dati di funzionalità cellulare e metabolica. Inoltre, questo estratto vegetale è in grado di influenzare tutte le funzioni metaboliche epatiche: protidiche, glucidiche e lipidiche. |
Modalità di somministrazione:
Per migliorare l’azione fisiologica dell’integratore, consigliamo di assumere dopo aver diluito in una piccola quantità di acqua, bevendo a piccoli sorsi, trattenendo in bocca (sotto la lingua) per qualche secondo.
La mucosa della faccia inferiore della lingua, infatti, dà luogo ad un notevole assorbimento, a differenza della mucosa superiore, facilitato, anche, dall’azione del pH salivare in grado di ionizzare i principi dissolti.
La modalità di assorbimento sublinguale, oltre ad evitare il primo passaggio epatico (e l’alterazione dei principi vegetali che ne consegue), permette una più rapida distribuzione dei principi attivi vegetali nell’intero organismo, dal momento che il sangue venoso che refluisce dalla cavità orale in generale sbocca nella vena cava superiore e si avvia direttamente verso il cuore da dove viene subito diffuso nell’intero torrente circolatorio.